Che cos’è, perché usarlo, il contesto professionale, quali sono i software open source…
Cosa è
Il software libero – free software – nasce nella prima metà degli anni ’80 grazie all’impegno dell’informatico statunitense Richard Stallman. Il software libero rappresenta un modello di sviluppo – tecnologico, economico, sociale – alternativo a quello proprietario, basato sulla condivisione dei saperi e delle esperienze e finalizzato alla produzione di sistemi più efficienti, sicuri e adeguati alle reali necessità degli utenti.
Il contesto professionale
In ambito professionale – e, in particolare, tra i professionisti del progetto (architetti, designer, ingegneri, geometri, tecnici, studenti…) – quello degli strumenti digitali è un tema di indubbia rilevanza: la dotazione software necessaria all’attività (dalla gestione ufficio alla produzione del disegno e dell’immagine per il progetto) ricopre, infatti, un ruolo fondamentale nell’organizzazione del lavoro e rappresenta una scelta cruciale nella vita professionale dello studio o dell’azienda essendo fortemente vincolante relativamente alla compatibilità dei linguaggi e dei formati, l’aggiornamento delle versioni, la formazione e l’assetto del team di lavoro.
In Italia questo ambito è segnato da un quadro di criticità rilevanti che viziano la natura stessa dell’attività professionale. In un mercato dominato da poche software house, senza una reale concorrenza e spesso rafforzate nella loro posizione dominante dalla promozione da parte di enti pubblici, scuole e università, l’elevato costodei programmi informatici per la progettazione costituisce, specialmente per le piccole realtà professionali, un forte impedimento all’accesso al mercato del lavoro e un grave peso per il mantenimento dell’attività professionale.
Tale ostacolo è spesso superato attraverso pratiche illecite come la pirateria che, in Italia, rappresenta una percentuale elevatissima di professionisti e, benché sia reato penale, resta per molte realtà professionali l’unica strada percorribile.
I software liberi (e quelli gratuiti)
I programmi “aperti”, i software liberi, gratuiti e legali, hanno raggiunto oggi l’efficienza produttiva dei corrispettivi softwares proprietari – quando non li hanno superati – e garantiscono, a differenza di molti prodotti commerciali, una piena compatibilità con i formati più diffusi (dwg, psd, docx, pdf…). Programmi quali Gimp o Blender (alternative “open” ad Adobe Photoshop e Autodesk 3ds Max), sebbene l’assenza di investimenti pubblicitari possa indurre a ritenerli meno “professionali”, sono oggi progetti solidi in continuo sviluppo attorno a cui va crescendo una nutrita comunità di utilizzatori che ne garantisce efficienza e durata.
Non dimentichiamo, che è un software open source.
Di seguito un elenco, non esaustivo, di programmi open source utili e perfettamente adeguati alle necessità dello studio professionale:
Blender – Modellazione, animazione e rendering – http://www.blender.org/
Gimp – Fotoritocco – http://www.gimp.org/
Inkscape – Disegno vettoriale – http://www.inkscape.org/
QCAD – CAD – http://qcad.org/
OpenBIM – tool BIM (Building Information Modeling) – http://www.openbim.org/
Scribus – Impaginazione – http://www.scribus.net/
Krita – Painting – https://krita.org/
Natron – Compositing – http://natron.inria.fr/
GanttProject – Project management – http://www.ganttproject.biz/
OpenProj – Project management – http://openproj.org/
Grass GIS – Sistema informativo geografico – http://grass.osgeo.org/
Quantum GIS – Sistema informativo geografico – http://www.qgis.org/
LibreOffice – Suite per ufficio – http://www.libreoffice.org/
WordPress – CMS e piattaforma per blog – http://wordpress.org/
Mozilla Firefox – Web-browser – http://www.mozilla.org/firefox/
Mozilla Thunderbird – Posta elettronica – http://www.mozilla.org/thunderbird/
7-zip – Compressione file – http://www.7-zip.org/
Kdenlive – Video editing – http://kdenlive.org/
Audacity – Editing audio – http://audacity.sourceforge.net/
VLC – Media player – http://www.videolan.org/